http://www.kell.it

Kell s.r.l. è stata costituita nel 1997 come spin-off di un gruppo di lavoro già attivo nel settore della gestione elettronica dei dati clinici dal 1990 ed è stata una delle prime aziende italiane ad occuparsi di telemedicina e dell’innovazione in sanità.
Kell è membro fondatore dell’ASAS, Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie ICT per lo Spazio, costituitasi nell’ambito di Confindustria nel 2004 ed è certificata ISO 9001:2008.
Kell promuove la valorizzazione della ricerca e la sua diffusione nell’industria e nel mercato, sfruttando le competenze del proprio team per ingegnerizzare prototipi avanzati e tradurli in servizi e prodotti innovativi nei mercati dell’eHealth e dello spazio.
Nel corso degli anni Kell ha consolidato una leadership nel mercato dello sviluppo di sistemi di telemedicina destinati a rendere più efficiente ed aumentare la qualità dei processi sanitari, in tutti i differenti contesti della loro “catena del valore”: prevenzione, emergenza, cura, mantenimento del proprio stato di benessere/wellness, supporto familiare, studi clinici ed epidemiologici. Insieme ad alcune delle maggiori aziende italiane del settore, ha sviluppato i maggiori programmi di telemedicina, alcuni dei quali basati su telecomunicazioni satellitari per la telemedicina mobile.

Nel corso di queste iniziative ha sviluppato un insieme di moduli software che consentono l’integrazione dei diversi mondi della sanità elettronica favorendo la circolazione dei dati in formato elettronico ed ha collaborato con diverse Regioni ed alcune tra le strutture sanitarie pubbliche e private sul territorio Italiano.
Nel Progetto INTESA, Kell si occupa principalmente della definizione dei requisiti del sistema INTESA e dell’analisi e prototipazione della piattaforma software di raccolta ed analisi dei dati, comprese le diverse interfacce di consultazione orientate ai vari tipi di utenti coinvolti, quale sistema di gestione centralizzato destinato ad identificare precocemente condizioni di fragilità in soggetti a rischio e prevenirne l’aggravarsi verificando cambiamenti nello stato funzionale, cognitivo e psicologico-affettivo del soggetto.